AI ed eventi: what else?

Intelligenza Artificiale ed eventi

Nelle newsletter precedenti avevamo già anticipato un tema
che, per chi bazzica nel mondo degli eventi, è ormai pane quotidiano. Siamo
parlando (ancora!) dell’Intelligenza Artificiale, un tool che sta contribuendo a
stravolgere radicalmente uno dei settori trainanti della nostra economia. Se nella
scorsa puntata abbiamo parlato di AI ed Event management, oggi esploreremo
invece il nesso virtuale-reale nell’interazione tra utenti.

Con il ritorno degli eventi face-to-face, abbiamo registrato anche un crescente
desiderio degli utenti, su scala globale, per le esperienze tangibili e interpersonali
che gli eventi in presenza offrono. Tra queste, citeremo sicuramente la connessione
umana, le opportunità di networking e le esperienze coinvolgenti associate agli
eventi dal vivo contribuiscono a questo cambiamento.

Ma in che modo l’AI può implementare questo desiderio, e offrire esperienze che combinino l’interazione reale e quella virtuale? E soprattutto, perché questa implementazione può rivelarsi
cruciale per il futuro degli eventi? Ne ha parlato di recente Claire Singleton, Marketing Manager dei nuovi membri di FIPP Evessio, l’azienda premiata che fornisce software di gestione degli eventi per
privati e conferenze. Lanciata nel 2017, l’azienda offre soluzioni complete e innovative a 360°, che vanno dalla presentazione di candidature, alla prenotazioni degli ospiti, dal catering al post-evento.

Non c’è dubbio che una delle principali sfide per gli organizzatori di eventi sia l’integrazione della tecnologia in modo tale che quest’ultima non prenda il sopravvento, sostituendosi all’interazione reale. La tecnologia deve offrire un supporto, e potenziare quello che l’evento tradizionale è in grado di offrire agli utenti. La challenge (non da poco) è stata colta da numerose aziende all’avanguardia, che riconoscendo il potenziale trasformativo dell’IA nell’industria degli eventi e ha compiuto un passo pionieristico integrando senza soluzione di continuità la tecnologia dell’AI nelle proprie piattaforme e nei siti interessati.

Questo include non solo il già citato di ChatGPT ai fini gestionali, o social, sfruttando il software nella creazione di contenuti coinvolgenti. Le aziende cutting-edge stanno andando oltre, garantendo un aumento dell’efficienza, un’esperienza partecipativa migliorata e una gestione potenziata, dal controllo capillare, mantenendo l’umanità e l’autenticità delle esperienze fruibili. Un ambassador di questa rivoluzione è il CTO Paul Schnell, recentemente nominato Miglior Chief Technology Officer agli Event Technology Awards.

Questi dati sono senz’altro cruciali: un recente sondaggio ha confermato la centralità che gli eventi continueranno avere come fonte di ricavo per le aziende mediatiche del futuro. È dunque fondamentale che le aziende volgano il proprio sguardo a questi esempi, a queste innovazioni, per aumentare i propri ricavi, garantendo esperienze straordinarie per i partecipanti, attrarre sponsor e infine, in un circolo virtuoso, stimolare la crescita dei ricavi per le aziende mediatiche che ospitano
eventi.

Qual è il vostro esempio virtuoso?

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