Siamo stati all’evento di Qonto, il conto corrente per le start-up, realizzato negli spazi della Fonderia Napoleonica Eugenia. C’è stato il primo incontro di PowerUp Roadshow, un panel sul mondo degli investimenti e startup.
All’apertura dell’evento il presentatore Lorenzo Zatini ci ha raccontato ciò che sarebbe avvenuto durante la serata e successivamente si è messo totalmente da parte per dare spazio a quelli che sarebbero stati i protagonisti del talk.
Cosa ci ha colpito?
Sul palco sono saliti un venture capital e una startup e senza nessun moderatore si sono fatti vicendevolmente domande sul perché un venture dovrebbe investire in una startup e come una startup dovrebbe agire per attrarre un venture capital. I due protagonisti si sono raccontati com’è nata la loro relazione e il pubblico ha potuto confrontarsi con due punti di vista differenti.
È stato un modo rivoluzionario di sviluppare un evento. Non è stata la solita intervista, ma un entrare nei dettagli e nei particolari di fasi di trattative e di strategie che chi lavora nel mondo delle startup vive ogni giorno.
Si è creato un momento sicuramente più naturale e spontaneo, meno costruito rispetto a un classico talk. Ciò ha creato un grandissimo interesse nei presenti che hanno ascoltato con attenzione tutte le dinamiche e hanno partecipato attivamente facendo domande.
Ciò mi ha portato a pormi una domanda: saremmo già pronti tutti noi a farci intervistare dai nostri clienti? O chiedere noi a loro cosa li porta a sceglierci? Quanto questo sarebbe interessante per conoscere al meglio due punti di vista differenti che spesso si danno per scontati?
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